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sabato 1 luglio 2017


Diario di Panificazione, 

pasta madre e dintorni



Buon giorno a tutte.
Siete pronte per la fase finale e la cottura del pane? Bene allora vi racconto come é andata.
Sveglia di buon ora (non potevo resistere) e subito ho aperto il frigo e preso il mio cestino con l'impasto del pane. Ho tolto il sacchetto, e aperto i lembi del canovaccio per fare la prova del dito. La prova del dito consiste nel premere un dito sull'impasto creando una fossetta, se questa ritorna indietro lentamente lasciando un piccolo avvallamento, significa che  l'impasto é pronto per la cottura. Nel mio caso ho preferito attendere un altro po' lasciando l'impasto a temperatura ambiente per circa un'ora giusto il tempo di organizzare ed accendere il forno ad una temperatura di 220 gradi. Quando il forno é ben caldo e poco prima di infornare é necessario creare all'interno dell'umidita' per evitare che si formi la crosta durante la prima fase di cottura favorendo cosi' la lievitazione del pane. Anche in questo caso ci sono diverse scuole di pensiero, io inserisco un pentolino con all'interno 4 cubetti di ghiaccio. (letto in rete)
Ora ribalto delicatamente l'impasto sulla teglia del forno, su cui ho precedentemente messo la carta da forno e leggermente infarinato. L'impasto non va' preso con le mani ma adagiato aiutandosi con i lembi del canovaccio. Ora vado a praticare con una lametta affilata 3 tagli, profondi circa 1 cm., questo ancora una volta andra' a facilitare il rigonfiamento della pagnotta evitando che si spacchi durante la cottura.

CI SIAMOOOOOO...
finalmente sono pronta ad infornare! Trascorsi i primi 15 minuti abbasso il forno e lo porto a 180 gradi, lasciando il pentolino con il ghiaccio ormai sciolto. Se vi piace il pane con la crosta consigliano di fare la seconda cottura senza umidita'. Cuocio per altri 30 minuti, tolgo a questo punto l'acqua e proseguo nella  cottura con lo sportello del forno socchiuso per evitare che all'interno del pane resti troppa umidita'. 
Sforno, metto su di una gratella e lo lascio completamente raffreddare prima di tagliare, giusto in tempo per l'ora di pranzo.

Ora che vi ho raccontato, direi nei minimi dettagli, (forse troppo) la mia esperienza di panificazione con il LM, vi ricordate che vi avevo detto della grande difficolta' che presentava il rinfresco settimanale? E che una amica mi aveva consigliato di trasformare l'LM in Li.Co.li? 
Se volete continuare a seguirmi, vi spieghero' come ho convertito la mia Lievitina da solida a liquida e di come la solida ora riposi in freezer nell'attesa che passi l'estate.

Vi aspetto prossimamente, un abbraccio.
   
     

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